Provincia autonoma di Trento
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Tappa 4 - diario del 25 agosto 2022

In mezzo ai boschi dal Bleggio al lago di Garda

 

Siamo alla quarta tappa di CamminaSCUP e anche oggi il tempo ci regala una bella giornata di sole. Si parte da Lundo, una piccola frazione del comune di Comano Terme, nel Lomaso.

Nella piazza è stabilito il punto di partenza, addobbato con gli striscioni e le bandiere SCUP. È il sindaco del paese a riceverci per darci il suo saluto e per lodare la nostra iniziativa che, dice, ha anche il merito di far conoscere tra loro giovani in servizio civile sparsi in tutto il territorio provinciale. Il suo comune da diversi anni è una organizzazione di servizio civile e ha già gestito diversi progetti. Alcuni abitanti sono attratti dalla nostra (insolita) presenza e ci salutano con calore.

Il primo tratto del percorso, su strada forestale, si snoda in una continua salita, che ci permette di raggiungere Monte San Martino, massima altitudine di oggi (1449 metri su livello del mare): qui si trovano delle testimonianze archeologiche datate a partire dal V secolo. Inizialmente l'area è stata interessata dalla costruzione di una fortificazione ("castellum"), frequentata prima dai Goti e poi da Longobardi e Franchi. Dopo la creazione dell'impero di Carlo Magno, la funzione difensiva diminuisce e l'area fortificata viene abbandonata. fino al Secolo scorso rimane in uso, invece, l'antica chiesa dedica al santo che dà il nome al luogo: essa crolla definitivamente nella metà nel Novecento. È Nadia, collaboratrice dell’Ufficio Servizio civile nonché laureanda in arte medievale, a illustrare il sito ai presenti.

Si riparte camminando in mezzo a boschi altissimi e ombrosi, che rendono piacevole lo sforzo. Passiamo a Marcarie, vicino a San Giovanni al Monte e verso mezzogiorno arriviamo alla zona denominata Pra da Goi, un prato attrezzato in cui ci fermiamo a mangiare. Il sole è alto inizia ad essere davvero caldo.

Il nostro videomaker approfitta della sosta per riprenderci con il drone e per intervistare uno dei partecipanti.

Riprendiamo la marcia, sempre su strada forestale, e poco dopo scolliniamo dal Lomaso alla valle del Sarca. Camminiamo su una pista molto frequentata dai rampichini. La strada è ripida e per lo più al sole, ma non pericolosa. Ogni tanto facciamo una pausa per bere e riposare all'ombra. Comprendiamo che non è vero che camminare in giù sia poco faticoso: la discesa mette a dura prova le nostre ginocchia e i nostri muscoli!

Alla croce di Bondiga ci fermiamo ad ammirare il panorama verso il lago di Garda, poi ancora avanti per arrivare all’abitato di Calvola. In breve siamo alla frazione di Canale di Tenno. Rimaniamo stupiti da tanta bellezza: il borgo, curato fin nei minimi dettagli, rievoca un'atmosfera medievale nelle sue architetture e decorazioni.

Veniamo qui accolti alla Casa degli artisti. Intitolata a Giacomo Vittone, pittore piemontese che ha molto amato questi luoghi, è uno spazio espositivo e museale, vero centro di arte e cultura della zona dell’alto Garda.

Ad accoglierci troviamo non solo il sindaco del paese e la responsabile della Casa, ma anche gli amministratori di due comuni della zona, entrambi organizzazioni di servizio civile: Arco e Dro. Una delle parole che più ritorna nei discorsi delle autorità è quella del "coraggio": il coraggio degli artisti, che spesso sono costretti a lasciare il luogo dove sono nati per cercare fortuna altrove, e il coraggio di chi sceglie di mettersi in gioco con il servizio civile, aprendosi a nuove esperienze per prepararsi ad entrare nel mondo del lavoro. In questo senso c’è somiglianza tra Casa degli artisti e servizio civile: entrambi si propongono come luoghi di accoglienza per chi sceglie di sperimentarsi, magari lontano da casa, per mettere a frutto le proprie capacità.

Viene anche sottolineato il valore del camminare insieme come momento in cui comprendere il valore della fatica (poi ripagata) e in cui far nascere nuove relazioni basate sulla necessaria solidarietà di chi si trova “sulla strada”.

La Casa ci offre uno spuntino, che ci rinfranca dopo la camminata. Ma non è ancora finita: vogliamo raggiungere il lago di Tenno e lo facciamo in circa 20 minuti. Pur ridotto a causa della siccità, il lago mantiene intatto il proprio fascino per l’acqua di un azzurro intenso e molto suggestivo, in cui si riflettono le cime delle montagne circostanti.

Alcune e alcuni giovani del nostro gruppo non resistono alla tentazione di un bagno rinfrescante (perché, previdenti, avevano messo il costume nello zaino, cosa che monti non hanno fatto).

Al lago ci raggiunge Luciano Malfer, dirigente dell'Agenzia per la coesione sociale, che spiega di non essere voluto mancare a questa nostra iniziativa, che ritiene molto importante e significativa. Si complimenta per il successo che sta avendo e procede, poi, a confermare la tappa di oggi sulla credenziale di tutti i camminatori e le camminatrici.

Infine si procede alla premiazione del quotidiano contest fotografico, che premia le foto più belle scattate durante la camminata.

La giornata è stata certamente assolata e stancante, ma piacevolmente trascorsa insieme ad un gruppo divertente e vivace.