Tappa 1 (22 agosto)
Si parte da Madonna di Campiglio e si arriva alle cascate del Nardis (Carisolo, Val di Genova)
Dati tecnici
- distanza complessiva: 22,9 km
- tempo di cammino: 6 h
- tempo complessivo: 8 h
- dislivello positivo: 429 m
- dislivello negativo: 1142 m
Descrizione del percorso
Da Madonna di Campiglio si imbocca il sentiero dell’arciduca - che è in realtà una comoda strada forestale - e si attraversa un ombrosa faggeta. Dopo una mezz’oretta si prende il sentiero che in una quarantina di minuti ci porta al rifugio accanto alle cascate di mezzo, un’imponente versante della montagna che lascia cadere l’acqua con tre enormi salti.
Siamo proprio sotto la catena del Brenta, che fa capolino qua e là tra gli alberi.
Si riprende la strada, che poco dopo diventa asfaltata e porta a passare accanto ad alcune case e a due campeggi.
Il percorso prende ora il sentiero di San Vili (è il n. 300), storico percorso che collega la val Rendena a Trento. In un’oretta si arriva al paese di Sant'Antonio di Mavignola. Qui c’è una chiesetta del ‘300 con affreschi preziosi.
Si ritorna sul sentiero che continua a discendere la valle per arrivare infine al fiume Sarca con alcune opere di presa. Si passa sotto il ponte stradale e in breve si giunge a Carisolo.
Riattraversato il ponte che unisce questo paese a Pinzolo, si entra nel centro storico e si imbocca la val Genova, che si risale sul sentiero attraversando il prato «dei maghi delle streghe». SI visita la chiesa di Santo Stefano, mirabile opera del ‘400, costruita su più piani sfruttando uno sperone di roccia. Accanto che una specie di ricostruzione del Golgota.
Finalmente ecco le imponenti cascate del Nardis che, con i suoi oltre 130 metri, sono le più alte del Trentino.
Luoghi e monumenti da vedere
- Cascate di mezzo (Vallesinella)
- Chiesa di Sant’Antonio a Mavignola
- Capitello triangolare a Carisolo
- Chiesa di Santo Stefano (Val Genova)
- Cascate del Nardis
La traccia del percorso