Provincia autonoma di Trento

L'accoglienza dei giovani in servizio

Ci si riferisce a tutte le attività finalizzate ad accogliere il/la giovane e facilitarne l’inserimento nella struttura organizzativa. Occorre presidiare la fase che intercorre tra la comunicazione dell’esito della valutazione attitudinale e l’avvio del progetto, quando l’interessato/a è tenuto a dare conferma di partecipazione. Il momento più importante è quello costituito dal primo impatto con l’organizzazione, il “primo giorno”, che richiede una particolare attenzione e cura da parte dell'OLP. Segue, poi, la socializzazione nel contesto operativo.

Trattandosi di un processo la cui durata e complessità varia da organizzazione a organizzazione, esso va articolato in due fasi:

L’accoglienza nel primo giorno di servizio.

-     Presentazione dell'ODSC: attività, storia, mission, principali caratteristiche organizzative ecc.
-     Rilettura congiunta del progetto con attenzione a mettere a fuoco le reciproche aspettative (anche formative).
-     Fornitura di eventuale materiale illustrativo dell’organizzazione.
-     Esplicitazione delle regole SCUP declinandole al contesto organizzativo dell'ODSC.
-     Chiarimento e definizione degli aspetti logistici e registrazione delle eventuali particolare esigenze del giovane (postazione di lavoro e luoghi di svolgimento delle attività).
-     Presentazione delle principali figure di riferimento: OLP, responsabile/referente della struttura/uni­tà interessata, eventuale tutor (= operatore che assumerà il compito di affiancare il giovane nell'o­peratività).
-     Presentazione del gruppo di lavoro (avendo informato e preparato i componenti).
-     Illustrazione delle modalità di svolgimento della formazione specifica.
-     Inserire un momento di incontro con altri giovani SCUP in servizio (se ce ne sono).

La prima settimana di servizio.

-     Creazione di occasioni per una conoscenza più “approfondita” della struttura gerarchica.
-     Visita completa alle strutture e luoghi dell'ODSC (a seconda delle dimensioni e del numero di sedi).
-     Inizio dell’affiancamento pratico.
-     Osservazione metodica delle attitudini e delle abilità (usare una griglia).
-     Accordo più operativo sugli obiettivi (progetto e ruolo in concreto).
-     Delineamento di un piano per la formazione specifica e generale.
-     Programmazione di momenti dove il giovane da solo può “intervistare” operatori.
-     Inserimento in momenti informali (come ad esempio il prendere un caffè oppure il pranzare insieme).
-     Pianificare un momento di valutazione sulla prima settimana (con il coinvolgimento anche di altri operatori se opportuno).