Interruzione anticipata
L’unica causa di interruzione anticipata del progetto è costituita dal ritiro della/del giovane.
Come evitarlo
Se l’intenzione del ritiro è dovuta a difficoltà incontrate nell’attività quotidiana di lavoro nel progetto, è opportuno rivolgersi, prima di ritirarsi, all’USC, mettendosi in contatto con il direttore o con altro componente dell’Ufficio.
Sarà così possibile analizzare la situazione e verificare le possibilità alternative: chiarire le eventuali incomprensione con l’organizzazione o anche prevedere un trasferimento.
Se l’intenzione è dovuta a scelte personali, non resta che prenderne atto. Se poi si è trovato un lavoro, è una cosa molto positiva.
Cosa bisogna fare
(Attenzione! Le seguenti indicazioni valgono per i giovani che svolgono un progetto di servizio civile in provincia di Trento. Per gli altri è necessario seguire quanto indicato sul sito nazionale)
Chi intende ritirarsi dal servizio civile deve fare solo due cose:
1. compilare il facsimile e consegnarlo all'organizzazione;
2. compilare il questionario on line, che non sarà visibile dall'organizzazione, sui motivi del ritiro. Bisogna aver compilato questo questionario on line per ricevere il saldo delle proprie spettanze.
Cosa succede dopo
Le giornate effettivamente prestate vengono pagate il mese successivo, detratti eventuali giorni di permesso retribuito ordinario in eccesso o saldo negativo dell'orario risvolto rispetto al teorico al momento del ritiro.
Chi si ritira non otterrà l’attestato di partecipazione. Potrà comunque richiedere una certificazione del servizio effettivamente prestato scrivendo a:
progetto SCUP
uff.serviziocivile@provincia.tn.it
In nessun modo potrà partecipare ad altri progetti di servizio civile, anche se si sono svolti meno di 12 mesi.