Provincia autonoma di Trento

Volevo dare un senso a ciò che facevo e sentivo

Proponiamo qui l'intervista ad Arianna, occupata in un progetto Scup al Comune di Lavis.

Come ti chiami e in quale ente hai fatto servizio civile?
Mi chiamo Arianna ed ho svolto un anno di servizio civile alla biblioteca intercomunale di Lavis e Terre d’Adige. 
Perché hai scelto quel progetto?
Complice un precedente tirocinio presso un’altra biblioteca che mi aveva fatto innamorare di questo mondo, quando ho scoperto la possibilità di poter trascorrere un intero anno di lavoro in biblioteca non ho pensato due volte ad iscrivermi, anzi, ho lasciato un lavoro sicuro e ben retribuito (in tutt’altro campo) per poter inseguire quella che sentivo essere la mia passione.
Quali erano le tue aspettative?
Le mie aspettative erano quelle di potermi svegliare felice al mattino per andare ad occupare la giornata con attività che dessero senso a ciò che facevo e sentivo, e alla fine dell’esperienza posso dire che è stato così.

Come ti hanno accolto?
Non è stato tutto magnifico e senza problemi, com’è normale che sia, ma nel complesso è andata davvero bene, fin dall’inizio sono stata introdotta in un ambiente amichevole, composto da persone disponibili all’ascolto, al trasmettere le loro conoscenze, alla collaborazione e da parte mia c’è stata la forte voglia di imparare e l’entusiasmo di chi inizia. Abbiamo creato un rapporto familiare e sereno.

Quali erano i tuoi compiti?
Mi hanno insegnato, ognuno secondo le proprie competenze, un po’ tutto quello che si può fare in una biblioteca: dalle operazioni base di prestito e restituzione, all’organizzazione di eventi culturali, promozione sui social, riorganizzazione degli spazi, scarto dei materiali superati e acquisto di nuovi libri, gruppi di lettura…

Cosa ti piaceva fare, e invece, cosa non ti piaceva fare?
Potrei andare avanti tutto il giorno ma per essere breve, direi che ciò che mi ha appassionata di più è stata la creazione di eventi, mentre l’aspetto più noioso è stato dettato dalla situazione pandemica per cui i rapporti con l’utenza sono stati sempre molto distanziati e brevi.
Eri da sola? Se no, come ti trovavi con gli/le altri giovani scup?
All’interno della biblioteca ero l’unica in servizio civile, ma ho potuto collaborare con altri ragazzi e ragazze in servizio presso il Comune e le Politiche Giovanili di Lavis, un bel modo per variegare le giornate.  
Hai fatto la certificazione delle competenze?
Ora che l’esperienza è giunta al termine, sto raccogliendo ciò che ho imparato in questo anno attraverso il lavoro e le giornate di formazione, per poter fare la certificazione delle competenze con la Fondazione Demarchi. Percorso che consiglio a tutti quelli che svolgeranno un servizio civile molto formativo dal punto di vista professionale come il mio.

Sei stata soddisfatta?
È stata una bella opportunità non solo per crescere professionalmente ma anche per conoscere nuove persone, fare rete e acquisire nuove competenze. Insieme alle persone che ho incontrato sento di aver costruito un ambiente di lavoro sereno e rispettoso in cui stare bene anche quando si presentavano problemi di qualsiasi tipo e per questo sarò loro sempre grata. Mi mancheranno molto.

Consiglieresti ad un giovane di fare questa esperienza?
Se stai pensando di intraprendere il percorso di servizio civile, smetti di pensare e corri ad iscriverti!