Provincia autonoma di Trento

Volevo cogliere tutte le possibilità che il progetto offriva

Abbiamo intervistato Martina, in servizio presso Caritas diocesana.

Mi chiamo Martina e ho svolto 6 mesi di Servizio Civile presso Caritas/Fondazione Comunità Solidale di Trento.

Volevo conoscere meglio una realtà che conoscevo solo in parte dal punto di vista “pratico”: sapevo che Caritas si è attiva sul territorio e non conoscevo la parte che si occupa della sensibilizzazione, dell'educazione e delle diverse iniziative che hanno lo scopo di avvicinare a diverse tematiche importanti. Quest'area mi ha molto incuriosita.

Ho iniziato questa esperienza a mente aperta con la promessa che avrei dato tutta me stessa mettendomi in gioco il più possibile per poter crescere, imparare, superare alcune mie debolezze, cercando di cogliere tutte le possibilità che il progetto offriva.
Ho letto nello specifico i progetti presenti e disponibili in quel momento e quello che essi offrivano, fino ad arrivare a trovare quello che mi interessava e per cui mi sentivo più adatta.

Il primo giorno che ho preso servizio ad aspettarmi c'era la mia OLP che mi aspettava per farmi fare un giro della struttura, presentarmi alle persone dell'ente e darmi informazioni più specifiche su come si sarebbe svolto il progetto.
All'inizio non è mai tanto semplice entrare in un ambiente nuovo perché bisogna imparare a conoscerci a vicenda, instaurare un rapporto, ma l'accoglienza è stata positiva sin dal primo giorno perché ho trovato un clima che mi ha fatto sentire come a casa.
Erano previsti diversi compiti: dall'aiuto nella parte della sensibilizzazione ed educazione con la preparazione del materiale per gli incontri e l'accompagnamento nelle varie scuole per la loro presentazione, all'aiuto nella progettazione/realizzazione di materiale divulgativo per l'ente, alla collaborazione con un altro ragazzo in tirocinio presso l'ente.
Diverse sono state le possibilità che l'ente mi ha dato per crescere, imparare e sperimentare nei diversi compiti assegnati, ognuno dei quali mi ha dato soddisfazioni e mi ha resa fiera nella loro esecuzione. Tutte le attività che ho svolto mi hanno arricchita e stimolata, fatto scoprire passioni che magari non conoscevo ancora.

Il progetto al quale ho preso parte non prevedeva la partecipazione di altri giovani. Ho avuto comunque l'opportunità di conoscere, grazie ad alcune formazioni specifiche organizzate dall'ente, 5 ragazze che stanno svolgendo un progetto SCUP con altre realtà di Caritas.
Mi sono sentita accolta fin dal primo giorno nell'ambiente in cui sono stata inserita. La mia OLP e i miei “colleghi” mi hanno sostenuta e accompagnata durante tutto il percorso, aiutandomi ad affrontare la mia timidezza, a sperimentare nuove attività, ad aumentare le mie conoscenze/competenze e valorizzarmi

In merito alla formazione generale credo sia uno strumento utile per poter aumentare le proprie conoscenze e curiosità, perché grazie all’ampia scelta di formazione che ogni mese l’ufficio SCUP metteva a disposizione ho potuto trovare sempre qualcosa di nuovo che mi incuriosiva, che mi dava strumenti utili da mettere in pratica poi nel mio progetto. A tutti gli incontri erano presenti formatori preparati sulle tematiche presentate e disponibili al confronto.
Gli incontri di formazione generale sono stati anche un modo per incontrare/rivedere gli altri ragazzi in servizio civile e avere un confronto con loro.

La formazione specifica è stata una parte molto importante perché è incentrata sul progetto nel quale si è inseriti, un'occasione per imparare sempre di più.
Nel mio caso è stata un’opportunità per conoscere meglio l’ente nel quale ero inserita e visitare tutti i luoghi in cui opera.

Consiglierei assolutamente di intraprendere un percorso SCUP perché è un'esperienza che ti dà l’opportunità di crescere, metterti in gioco, fare rete con le persone che si incontrano durante lo svolgimento del progetto e conoscere meglio le realtà presenti sul territorio. È un modo per affacciarsi al mondo del lavoro “accompagnati” e per sperimentare qualcosa di diverso a cui non si pensava.

I miei 6 mesi di servizio civile, sono passati in fretta, sono stati ricchi di insegnamenti e mi sono serviti per scoprire di più me stessa, quello che voglio fare ora e facendo nascere in me nuove passioni.