Non sapevo bene chi volessi diventare
#dieciannidiSCUP - 2016 -
Mara, in servizio civile al Comune di Trento.
Sono entrata in SCUP dopo l’università e una piccola esperienza di tirocinio in un’azienda.
Volevo “darmi da fare” dopo gli studi: non sapevo bene cosa offrisse il mercato del lavoro, come potevo contribuire io e chi volessi diventare.
Ho fatto domanda per partecipare ad un progetto dell’Ufficio Sport del Comune di Trento. Era perfetto per me, aveva a che fare con il mondo della comunicazione e lo sport.
Insomma, dopo il colloquio conoscitivo, eccomi catapultata in un ufficio comunale, dove sono stata accolta (per fortuna) a braccia aperte.
Le attività erano varie: pubblicizzare attività per i cittadini e creare materiale pubblicitario, comunicare progetti di educazione sportiva alle scuole, gestire le adesioni, essere di supporto ai colleghi e alle varie iniziative.
Gli scambi tra reparti e servizi, che all’interno degli uffici sono sempre molto diplomatici, fanno ancora parte del mio attuale bagaglio: il lavoro è sempre un dare e un avere. Dietro una richiesta c’è l’esigenza di trovare soluzione ad un problema. Ascoltare e capire come funzionano le cose, per trovare un compromesso utile ad entrambi è un qualcosa di prezioso. Se condito con della risoluta gentilezza, l’esito risulta più liscio.
Ciò che mi è rimasto addosso più di altro, è la sensazione di aver qualcosa da dare, di poter applicare le mie conoscenze e competenze ad attività utili alla cittadinanza e non solo ad un progetto universitario ambientato in un mondo ipotetico. Ho scoperto di saper creare volantini, tabelle e comunicazioni di vario genere; che so ambientarmi in un nuovo contesto con persone molto più grandi di me. Il contatto con persone eterogenee, mi ha aperto gli occhi sulla molteplicità di professioni che il mondo del lavoro ha e che io dovevo solo capire quello che sentivo più mio e prefissarlo come obiettivo.
Inoltre, mi ha permesso il confronto con ragazzi come me che sentono addosso il peso di dover cercare la propria strada in mondo incerto, con alte aspettative.
Insomma, mi ha aiutata ad aumentare la mia autostima e autoefficacia, a consapevolizzare il bisogno di un mio percorso personale e professionale anche grazie a tutte le formazioni che lo SCUP offre.
Ora mi occupo di comunicazione e marketing digitale: l’interazione multireparto è sempre presente nelle mie 8 ore e capire le esigenze dei singoli (o dei gruppi) è fondamentale per parlare verso l’esterno, per creare rapporti affiatati e cooperativi con i miei stessi colleghi.
L’obiettivo più profondo è sempre stato quello di inserirmi nel mondo del lavoro e trovare la mia strada. Beh direi che a distanza di anni e con un pacchetto aggiuntivo di skills, posso dirmi “Mission accomplished”!
Mara Tomasi ha svolto un progetto di SCUP presso il Comune di Trento nel 2016