Presentata la nuova ricerca sul SCUP
Lo scorso 15 dicembre è stata presentata al pubblico la ricerca condotta sull’esperienza del servizio civile per verificarne le potenzialità come agente di formazione e di abilitazione al lavoro e alla cittadinanza per i/le giovani partecipanti.
L’indagine è stata condotta da Giacomo Pisani, che fa parte del centro di ricerca EURICSE, ed è stata finanziata da Fondazione Caritro, presso la cui sede si è tenuta la presentazione, introdotta dalla vicepresidente della Fondazione stessa e dal presidente di EURICSE.
Erano presenti oltre 30 persone.
Il primo intervento è stato di Anna Cossetta, direttrice della Fondazione “De Mari” di Savona, autrice di numerose pubblicazioni tra cui una sul servizio civile (Il nuovo servizio civile. La meglio gioventù in azione, con Maurizio Ambrosini). La sua analisi ha rimarcato che nel corso del tempo al servizio civile sono stati affidati compiti diversi e sempre crescenti, portando a complessificare l’identità di questo istituto, per sua natura ibrida.
Giacomo Pisani ha poi illustrato i principali risultati della sua indagine, che ha confermato la funzione educativa del servizio civile universale provinciale. In realtà dalla ricerca emerge che la vera domanda da parte dei/delle partecipanti non è quella di trovare un lavoro ma – molto più profondamente – è legata alla ricerca di senso e alla definizione dell’identità. Un’esperienza che si svolge in un periodo della vita così delicato non può non farsi carico di questa richiesta ma deve rispondere con una proposta chiara di apprendimento, di competenze, di cittadinanza attiva.
Il compito di ripercorrere i quasi 10 anni di attività del SCUP è toccato a Giampiero Girardi, direttore dell’Ufficio Servizio civile della Provincia autonoma di Trento. Nel suo intervento ha mostrato i punti centrali di questa politica, che parte e si basa sull’ascolto dei bisogni dei/delle giovani interessati ed è diventata una vera a propria politica per favorire e sostenere la transizione all’età adulta.
Nella seconda parte della mattinata si è tenuta una tavola rotonda cui erano invitate alcune organizzazioni di servizio civile ed una giovane che ha fatto il servizio civile. Sono intervenuti/e: Federica Graffer (capoufficio Politiche giovani del comune di Trento; Daniela Finardi, funzionaria del Museo etnografico trentino di San Michele all’Adige; Massimo Komatz, direttore della cooperativa “Villa Sant'Ignazio” di Trento; Giuseppe Marino, operatore presso il Centro Astalli di Trento. Con loro anche Eleonora Catanzaro, giovane che ha prestato il servizio civile presso la cooperativa “Progetto 92” da marzo 2022 a febbraio 2023.
A tutti/e loro sono state proposte tre tematiche: il significato del servizio civile dentro la singola organizzazione; l’apprendimento di competenze; l’evoluzione possibile del servizio civile.
Le varie e diversificate testimonianze hanno rimarcato l’enorme ricchezza sottesa al servizio civile, dove tutti “imparano”: non solo i/le giovani ma anche le stesse organizzazioni, che – in una dinamica virtuosa – sono portate a diventare organizzazioni che apprendono.
Nel complesso questa presentazione è stata un riconoscimento ed una consacrazione dei fondamenti motivazionali e istituzionali del servizio civile universale provinciale e può essere considerata il primo momento di celebrazione del decennale del SCUP, che cadrà ad aprile 2024.
Il rapporto di ricerca si intitola: Il servizio civile come strumento di formazione alla cittadinanza e al lavoro. L'esperienza del SCUP in Provincia di Trento. Il testo è reperibile in questa pagina .