Nominata la Consulta per il servizio civile
La Consulta per il servizio civile universale provinciale è istituita dalla legge provinciale sui giovani quale organismo permanente di confronto della Provincia con le organizzazioni di servizio civile.
Le sue funzioni sono:
- proporre alla Giunta provinciale, tramite la struttura provinciale competente in materia di servizio civile, iniziative di rilevanza provinciale a favore dello sviluppo e del potenziamento del servizio civile;
- curare i rapporti con analoghi organismi regionali e nazionali;
- operare in stretto raccordo con la struttura provinciale competente per la costruzione di un sistema di servizio civile orientato alla qualità.
I componenti della Consulta devono essere esperti del servizio civile, quindi persone che hanno maturato sul campo una esperienza di gestione e di progettazione, indicati dalla diverse organizzazioni.
La loro presenza in Consulta, pertanto, non è in favore della propria organizzazione: in realtà, il fatto di essere eletti dall'assemblea li rende responsabili globalmente nei confronti del sistema e di tutte le organizzazioni.
Le esperienze e le sensibilità degli eletti riflettono il variegato mondo del SCUP, all'interno del quale operano organizzazioni con diversi periodi di iscrizione all'Albo, differenti ampiezze e strutturazioni, diversi numeri di progetti e di giovani gestiti, diversa localizzazione geografica, diversa configurazione giuridica, diverso settore di attività.
La Consulta viene eletta delle organizzazioni iscritte all’Albo del servizio civile universale provinciale. In Trentino sono 218, di cui il 44% pubbliche e il 56% private. Tra le private ci sono: 64 associazioni, 38 cooperative, 7 fondazioni, 4 aziende, 4 enti ecclesiali, 2 consorzi, 1 impresa sociale, 1 ONG, 1 sindacato. Tra le pubbliche ci sono: 35 Comuni, 25 Aziende pubbliche di servizi alla persona (APSP), 19 istituzioni scolastiche (con l’Università degli Studi di Trento), 7 Comunità di Valle, 4 Musei, 2 aziende speciali comunali, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, la Camera di commercio, il Consiglio provinciale, il Centro culturale Santa Chiara.
Anita Scoz, la nuova presidente della Consulta, lavora presso la Caritas diocesana di Trento e Fondazione Comunità Solidale con il ruolo di coordinatrice dell'Area Promozione. È stata una delle prime giovani donne in Italia a svolgere il servizio civile femminile, agli albori della partecipazione delle donne a questa esperienza. In Caritas svolge un ruolo di coordinamento dei vari progetti di servizio civile: attualmente essi sono 6 con 6 giovani. È lei che scrive materialmente i progetti, che poi vengono mandati al vaglio del competenze ufficio provinciale, coordina la formazione specifica dei giovani, supporta le struttura nell'accompagnamento dei giovani nell'esperienza di servizio civile.