Le nuove organizzazioni di servizio civile
Si è chiuso il procedimento di verifica delle domande di iscrizione all’Albo delle organizzazioni del servizio civile universale provinciale presentate nell’arco di tempo previsto per quest’anno (dall’1 gennaio al 28 febbraio).
Le istanze presentate sono 27. Di queste 7 non sono state accolte. Le 20 organizzazioni iscritte sono le seguenti: APSP Padre Odone Nicolini di Pieve di Bono, Associazione culturale OHT | Office for a Human Theatre di Rovereto, associazione Filarmonica di Rovereto, associazione Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole di Cles, cooperativa sociale socio-sanitaria Autismo Trentino di Coredo, Azienda per il turismo Val di Non di Cles, comune di Cavedine, comune di Ledro, comune di Mezzolombardo, comune di Villa Lagarina, cooperativa ALPI, cooperativa SMART, ENAIP Trentino, Fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto, Fondazione trentina per il volontariato sociale di Trento, cooperativa GECO di Trento, Istituto comprensivo di Brentonico, Istituto comprensivo Rovereto Est, Istituto di formazione professionale Sandro Pertini di Trento, cooperativa Orizzonte Giovani di Tione.
Le organizzazioni attualmente iscritte all’Albo SCUP sono 198.
L’anno di iscrizione
La maggior parte (73,60%) delle organizzazioni di servizio civile (ODSC) hanno aderito negli ultimi 8 anni. Permane un gruppo significativo (quasi il 7%) di ODSC iscritte dal 2005.
Si ricordi che la normativa prevede che dopo 5 anni di iscrizione si decade se non è stato avviato almeno un progetto di servizio civile.
La configurazione giuridica
Le ODSC sono private nel 63,61% dei casi, pubbliche per il 36,39%.
Tra i privati prevalgono le associazioni (44,65%) e le cooperative (37,27%). La parte restante è composta da Consorzi (4), enti ecclesiali (1), fondazioni (7), imprese sociali (1), ONG (5), scuole private (2).
Tra gli enti pubblici prevalgono gli enti locali (comuni e comunità di valle) con il 42,53%. Seguono gli enti di istruzione (dalle primarie all’università) con il 24,14%. Poi le APSP con il 20,69%. La parte restante è composta da 3 musei, 3 enti funzionali della provincia, 2 strutture della Croce rossa, 1 azienda speciale comunale, l’APSS, un ente pubblico non economico (Automobile Club).
L’ambito di attività
Per quanto riguarda l’ambito di attività, c’è una prevalenza (di origine “storica”) per l’assistenza, che raggruppa il 40,10% delle ODSC. Seguono i servizi pubblici comunali (18,27%), l’animazione (14,72%) e l’ambito culturale (13,20%). Poco meno numerosa è l’attività di istruzione (nei diversi ordini e gradi) con l’11,17%.
Cenerentola è lo sport con il 2,54%.
Per l’ambito più numeroso, quello assistenziale, è possibile evidenziare le varie tipologie di servizi. Privante è quello dei servizi per anziani (25,32%); seguono quelli per disabili (18,99%) e per minori (16,46%). Le restanti tipologie sono meno numerose: servizi rivolti a donne in difficoltà (4 ODSC), a giovani (2), a disoccupati (2), a ciechi (2), a immigrati (2). Ad occuparsi di sclerosi, tossicodipendenza, ex carcerati, sordi c’è una solo ODSC per ciascuno. Infine, 8 organizzazioni hanno utenze multiple.
Sedi
La maggior parte delle sedi (principali) delle ODSC è in città: il 45,45% a Trento e il 10,61% a Rovereto. La “periferia” con il maggior numero è costituita dalle valli di Non e di Sole con il 9,09%. Segue la Valsugana (8,08%). La Vallagarina senza Rovereto è al 7,07%, mentre la Valle dei laghi è al 6,57%. Restano le Giudicarie (5,56%), la Rotaliana (4,55%), le valli di Fiemme e Fassa e il restante della Valle dell’Adige senza Trento, entrambi con l’1,52%.