Provincia autonoma di Trento

Il servizio civile nel rapporto EURISPES

Un fenomeno di rilievo.

L’EURISPES, Istituto di studi politici, economici e sociali, è un ente privato e opera nel campo della ricerca politica, economica e sociale, dal 1982.

Nei suoi 42 anni di attività l’Eurispes ha realizzato centinaia di ricerche. Racconta l’Italia attraverso il Rapporto Italia, giunto alla 36° edizione.

Il Rapporto Italia 2024 parla anche del servizio civile, ma ha attenzione solo per il SCU nazionale e non parla di quelli regionali e provinciali, come SCUP.

Ci sembra interessante presentare quanto dice in riferimento al nazionale, dove i/le giovani in servizio civile, sono (impropriamente) definiti “volontari”. Alcuni dati sono confrontabili con i nostri e spesso sono simili.

Di seguito la scheda tratta dal Rapporto Italia 2024.

Il Servizio civile viene introdotto nell’ordinamento italiano con la legge del 15 dicembre 1972, n.772. Nato come alternativa al servizio di leva militare, si riservava a tutti coloro che si dichiaravano “obiettori di coscienza”. Intraprendere il Servizio civile comportava delle limitazioni, come l’impossibilità di impieghi presso la Pubblica amministrazione o tutte le professioni legate alle Forze armate.

Il 6 marzo del 2001 viene approvata la legge n. 64 che istituisce il Servizio civile nazionale, un servizio volontario destinato ai giovani fra i 18 e i 26 anni, aperto anche alle donne; il 1°gennaio 2005 viene sospesa la leva obbligatoria cessando, in questo modo, il Servizio civile sostitutivo della leva obbligatoria e restando solamente il Servizio civile volontario.

Alcuni numeri del Servizio civile. Dal 2001 al 2022 il numero di posti messi a bando per i volontari del Servizio civile sono stati pari a 762.536, mentre il numero di volontari coinvolti è pari a 624.360. Il triennio 2020-2022 ha rappresentato il periodo di crescita più florido in termini di posti messi a bando e volontari impiegati (Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale). Nell’ultimo anno hanno svolto il Servizio civile in Italia 50.040 giovani. Di questi più della metà (54%) provengono dal Sud e dalle Isole. 

L’identikit del volontario. Dal 2018 ad oggi la fascia d’età con il maggior numero di volontari è stata quella dei 21-23enni. Viceversa, la fascia dei 27-28enni ha registrato dal 2019 un progressivo decremento. Dal 2018 al 2022 hanno partecipato al Servizio civile il doppio delle donne rispetto
agli uomini (67% vs 33%). Il volontario tipo è inoltre dotato di un buon livello di istruzione: in linea di massima, possiede come minimo il diploma di maturità.

Dal punto di vista del volontario. Nel 2023 è stata realizzata un’indagine dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, relativa all’esperienza dei volontari. Il volontariato è una scelta motivata innanzitutto dalla volontà di “fare nuove esperienze/mettere alla prova me stesso”, risposta data dal 64,2% degli intervistati; segue la volontà di “fare qualcosa di utile per gli altri/conoscere meglio il contesto sociale in cui vivo” (40,7%), mentre il 33,2% dei volontari intervistati a scegliere il Servizio civile per avere un’entrata economica fissa. 

Molti vedono in questo percorso un’occasione di crescita formativa e per sviluppare competenze (30,1%), si sceglie perché si è ancora confusi sul proprio futuro (18,8%). Il contatto con gli altri è uno degli aspetti cardine del Servizio civile: la quasi totalità del campione (77%), infatti, ha contatti quotidiani o assidui con gli utenti. 

Per quanto riguarda i suggerimenti dei volontari, il 33% chiede meno burocrazia, mentre alcuni (24%) propongono di accorciare i tempi di presentazione della domanda. Aspetti molto positivi dal punto di vista dei volontari sono, invece, l’organizzazione e la logistica che gli Enti mettono in campo per lo svolgimento del servizio (apprezzati dall’80% degli intervistati), gli orari (88%) e le regole esistenti sul luogo di servizio (86%), gli spazi per svolgere le attività (84%), l’offerta formativa considerata di qualità dall’80% dei rispondenti. 

Strumento cardine per la comunità. Dalla sua nascita ai nostri giorni il Servizio civile ha cambiato i suoi connotati, trasformandosi sempre più da una forma di protesta ad uno strumento cardine per la comunità. Tuttavia, il Servizio civile deve fare i conti con i tagli e le riduzioni che di anno in anno interessano i vari Governi. Ne è un esempio il bando del 2023, anno che ha registrato un taglio di posti pari al 26,8%.