Provincia autonoma di Trento

Un sorriso a volte può essere più curativo dei farmaci più potenti.

Luciano Scaramuzza - Associazione Valle Aperta

Luciano, raccontaci qualcosa di te.

Sono Luciano Scaramuzza e l’8 novembre si aprirà con i miei 30 anni. Ok, è vero, sono “vecchio” per il Servizio Civile, ma quando ho cominciato questa splendida avventura di vita a settembre 2018, sono entrato con l’età giusta in questo mondo che è una fortuna aver esplorato. Ho una grande, smodata passione per scrittura e la storia, su cui ho scritto un libro che apre le idee anche al sociale e alla quotidianità. Amo in maniera viscerale la natura, ma amaramente, noi umani capiremo solo in futuro che l’abbiamo in prestito, forse prima di averla distrutta e abusata senza ritegno. Non amo particolarmente la tecnologia ma invece appena posso adoro perdermi nel vasto mondo e tra le pagine fruscianti dei libri.

Come si chiama il tuo progetto e di cosa vi occupate? Perché lo avete scelto?

Il progetto di Servizio Civile che ho cominciato a settembre assieme a Gabriele si chiama Apriamo la canonica 2018, ci occupiamo di dare un sorriso con attività ludiche a chi soffre nella psiche. Un sorriso a volte può essere più curativo dei farmaci più potenti. E non parlo per retorica o utopia, davvero spesso una risata riscalda il cuore e rasserena la mente.

La scelta, consigliata da un parente che già faceva parte di questa realtà, è stata davvero un'opportunità per mettere in gioco il mio carattere da sempre troppo introverso e con grande gioia sto ricevendo molto di più di quello che forse riesco a dare: un grande amore, un piccolo sorriso, un saluto distratto ma pieno di fiducia non sono solo parole vuote, ma piene di solidarietà, che suonano sempre sui rintocchi della parola FAMIGLIA.

Raccontaci un aneddoto del tuo SCUP

Non è facile raccontare un aneddoto in particolare. Succedono costantemente piccoli episodi divertenti e amorevoli che insegnano quanta gioia possano trasmettere gli ospiti che abbiamo in Canonica, senza filtri, senza malizia con una sincera amorevole amicizia.

Fai una valutazione del percorso fatto fino ad ora. Segnalaci dei punti di forza o di debolezza

Direi subito che il tempo è passato in maniera veloce, quasi senza rendermene conto, tanto è stato il coinvolgimento emotivo in Canonica. Un esperienza, un percorso, certo, che consiglio a tutti per il sociale, ma è anche qualcosa di più qualcosa che serve anche, e questo è sicuramente un punto di forza, per dare uno scossone alla propria anima e riempirla di esperienze.

Cosa hai imparato/stai imparando? 

Sicuramente molto, ma non solo in senso pratico, ovvero occuparci, per quello che ci compete, di chi soffre nella psiche; io personalmente sto imparando molto anche come uomo, nell'anima e nel carattere, in ogni piccolo gesto.

Come definiresti il Servizio Civile in una parola?

In una parola è impossibile, mi permetto di farlo con più parole e una riflessione: Solidarietà, Pace, Famiglia, Libertà.

Alcune di queste parole hanno un significato intuitivo, ma forse qualcuno si chiederà perché ho inserito anche “Pace” e “Libertà”: LIBERTÀ, ed è una mia interpretazione personale, perché per chiunque soffra nella psiche, è un momento di libertà saper di poter contare su associazioni come Valle aperta e non vedere con i suoi occhi che un mondo lo stringe e costringe in corridoi stretti e silenziosi con un camice bianco che in genere ancor più lo spaventa.

PACE, perché il Servizio Civile, penso possa essere inteso non solo come un momento sociale in aiuto ad altri, ma anche un chiaro di segno di pace, non solo come parola che sventola una bandiera, ma come più nativa, intima convinzione che è una valente alternativa d’aiuto contro le rigidità del servizio militare e delle istituzioni. Nonostante ovviamente, e per nostra fortuna, la naja non sia più obbligatoria, credo che comunque, sempre e vibratamente per me sarà una cosa seria e personale quell’arcobaleno che da sempre svetta a Ponchiac e sulla Canonica a Cembra, svetta ondeggiando al vento della solidarietà e della pace appunto.

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Luciano ha scelto il progetto"Apriamo la Canonica 2018" presso l'Associazione Valle Aperta