Provincia autonoma di Trento

Un passaggio intermedio tra università e mondo del lavoro

Giulia ha svolto il servizio civile presso la biblioteca civica “Girolamo Tartarotti” del comune di Rovereto

Giulia Rosa ha svolto il servizio civile presso la biblioteca civica “Girolamo Tartarotti” del comune di Rovereto dall’1 giugno 2022 al 31 maggio 2023.

Perché hai scelto quel progetto?
Una volta terminata l’università ero alla ricerca di un’opportunità lavorativa in ambito culturale e siccome mi ha da sempre affascinato conoscere più da vicino e dall’interno la funzione e la gestione della biblioteca, ecco il motivo per cui ho scelto il progetto “Emeroteca roveretana”.

Quali erano le tue aspettative?
Ero alla ricerca di un ambiente stimolante che potesse farmi crescere sia dal punto di vista personale che professionale. È stato un po’ come aprire una scatola e scoprire piano piano cosa ci fosse dentro.

Cosa hai fatto per sceglierlo?
Ho semplicemente usato la maschera di ricerca per selezionare nella tendina “ambito” la parola “cultura”. Ho letto i vari progetti e valutato quello che mi convinceva di più. 

Come sei stata selezionata?
Attraverso un colloquio. Ero l’unica candita, per cui è bastato verificare la mia idoneità.

Come sei stata introdotta?
Sono stata introdotta con una visita guidata alla biblioteca e all’Archivio storico e sono stata presentata al personale.

Come ti hanno accolta?
Sono stata accolta bene. All’inizio è stato un po’ complicato perché i bibliotecari da un giorno all’altro cambiavano. Con pazienza sono riuscita a integrarmi e imparare i loro nomi.

Quali erano i tuoi compiti?
Ho contribuito in maniera attiva alla gestione dell’emeroteca curando l’aspetto dei periodici e, parallelamente, ho potuto acquisire le competenze di base in campo biblioteconomico, in relazione quindi all’organizzazione e al funzionamento della biblioteca stessa. In particolare ho affiancato il bibliotecario nel servizio prestiti e restituzioni, nel servizio di reference bibliografico e nella gestione della sala (studio e lettura).

Cosa ti piaceva fare?
Mi piaceva affiancare i bibliotecari nel servizio di reference per entrare in contatto con la figura dell’utente e far fronte alle sue richieste.

Cosa non ti piaceva fare?
In generale mi piaceva svolgere di tutto perché da qualsiasi cosa cercavo di portare via il più possibile. Ho solo trovato più “noiosa” la parte della rassegna stampa.

Ero da sola? O c’erano altri/e ragazzi/e?
Nel mio progetto era prevista una sola candidatura. Eleonora è arrivata tre mesi pima che finissi per un altro progetto ma sempre della biblioteca. Con lei ho condiviso i momenti di pausa e non solo. È stato davvero un piacere averla incontrata e conosciuta. Ancora oggi ci troviamo al di fuori.

Hai fatto la certificazione delle competenze?
Si, l’ho conclusa e mi è stato rilasciato il documento di messa in trasparenza.

Cosa pensi della formazione generale?
Penso sia un momento piacevole soprattutto per incontrare altri ragazzi e conoscere la loro storia. Nonostante non sempre abbia trovato argomenti di mio interesse, in generale ho comunque apprezzato.

E di quella specifica?
Gli argomenti della formazione specifica erano principalmente incentrati sulla biblioteconomia e hanno influito in positivo sulla scelta del progetto.

Sei stata soddisfatta?
Moltissimo. Ho trovato un ambiente bellissimo e persone speciali. Questa esperienza mi sta aiutando ad affrontare il futuro con un bagaglio più ricco e una consapevolezza maggiore.

Consiglieresti a un giovane di fare questa esperienza?
Assolutamente sì. A me il servizio civile ha fatto capire cosa voglio realmente fare. Era esattamente quel passaggio intermedio che ci voleva tra l’Università e il mondo del lavoro.