Se si potessero fare due anni di fila li farei subito
Serena, che ha svolto il servizio civile all'Associazione INCO ci racconta la sua esperienza.
- In quale organizzazione hai fatto servizio civile?
Ho svolto il Servizio Civile all'Associazione INCO.
- Quale progetto di servizio civile hai scelto e perché?
La scelta del progetto è stata abbastanza curiosa, l'anno scorso lavoravo come educatrice in una scuola e avrei potuto proseguire tranquillamente quella strada, quindi mi sentivo "a posto". Una sera stavo parlando con un'amica delle esperienze che esistono per i giovani sul territorio, e tra le altre, è uscito il servizio civile, di cui avevo sentito parlare molto bene da altre amiche. Lei non sapeva cosa fosse e ci siamo messe a guardare dei progetti insieme, con l'idea che ne scegliesse uno per candidarsi. Il quarto o quinto progetto che abbiamo aperto è stato quello di Inco, che dal nome mi ispirava molto. Che dire di più, il giorno dopo avevo già mandato la candidatura.
- Quali erano le tue aspettative?
Le mie aspettative erano principalmente di comunicare idee e valori dei progetti attraverso le piattaforme social media, in un team affiatato e multiculturale.
- Come sei stato/a selezionato/a dall'organizzazione?
Insieme alla candidatura ho inviato il curriculum vitae, la lettera motivazionale e poi abbiamo fissato un colloquio.
- Come sei stato/a introdotto/a operativamente all’interno dell’organizzazione? || Come sei stato accolto/a?
Dal primo giorno sono iniziate le formazioni specifiche e i momenti di meeting con lo staff per capire meglio il funzionamento dell'associazione e dei vari progetti di cui mi sarei occupata durante l'anno. Ho subito cominciato a creare contenuti in vista del plastic free july con una ragazza che svolgeva tirocinio nella stessa Organizzazione.
- Quali erano i tuoi compiti come giovane in servizio civile?
Sviluppo della strategia di social media: creazione di una strategia chiara e coerente per la presenza sui social media dell'associazione e delle pagine dei progetti, definendo gli obiettivi nel breve e lungo periodo, il pubblico di riferimento e rispettando delle linee guida dei programmi dell'UE.
Creazione e pianificazione di contenuti: post, grafiche, reel, podcast e articoli. Gestione delle piattaforme social: mantenere attive le pagine e i profili dell'associazione e dei relativi progetti sui diversi social media, come Facebook, Instagram e aggiornamento e manutenzione del sito web.
Pianificazione e programmazione dei contenuti: utilizzare strumenti di gestione dei social media per programmare i contenuti in anticipo, mantenere una pianificazione regolare e ottimizzare i tempi di pubblicazione dei post.
Monitoraggio e analisi: monitorare costantemente le performance dei social media e dei singoli contenuti, utilizzando strumenti di analisi per valutare l'efficacia della comunicazione online e utilizzare queste informazioni per migliorare le strategie.
Stesura e realizzazione dell'analisi dei social network nei 'Final Report' per l'Unione Europea, al fine di valutare la comunicazione online e le performance dei contenuti dei singoli progetti.
Collaborazione con il team: lavorare a stretto contatto con altri membri del team di comunicazione per garantire l'allineamento delle strategie di social media con le altre attività.
Ricerca e sperimentazione: mantenersi aggiornati sulle ultime tendenze e nuove funzionalità dei social media, sperimentare nuovi approcci e strumenti per migliorare continuamente le strategie di social media.
Inoltre, davo una mano per tutto ciò che serviva in ufficio, traduzione, catalogazione dei documenti e inserimento nei faldoni dell'associazione, organizzazione e gestione degli eventi di divulgazione dei progetti, organizzazione di viaggi per i meeting con i partner.
- Cosa ti piaceva fare?
Tutto. Io adoro avere le mie mansioni e i miei compiti ben organizzati con scadenze chiare, ma mi piace molto essere multitasking e avere altre mansioni diverse di tanto in tanto, mi mantengono attiva e stimolano la mia curiosità!
- Cosa non ti piaceva fare?
Inizialmente l'idea di parlare in gruppo mi dava un senso di ansia, per questo nonostante ci fosse la possibilità io e la mia OLP abbiamo deciso di lasciarmi fuori da queste dinamiche finché non mi sarei sentita pronta. Mi sono presa il mio tempo e alla fine dell'anno ci sono riuscita (chiedendomi ovviamente: perché non l'ho fatto prima?!)
- Eri l'unico/a giovane in servizio civile all'interno dell'organizzazione? Se no, come ti sei trovato con gli/le altri giovani SCUP?
Inizialmente si, ci sono stati tirocinanti e volontari ma fino a marzo non ci sono stati SCUP. Poi è arrivata Marianna, con cui mi sono trovata benissimo da subito e abbiamo scoperto un'affinità forte sia in ambito lavorativo che personale.
- Che ne pensi delle giornate di formazione generale organizzata mensilmente dall'Ufficio Servizio civile?
Le ritengo molto utili, potendo scegliere l'ambito ho sempre scelto quelle più affini al mio percorso con INCO o quelle che più potevano aiutarmi nelle soft skills più indirette ma comunque fondamentali. Secondo me, se si presenzia con l'idea di imparare e mettersi in discussione le formazioni hanno un potere enorme.
- Cosa ne pensi della formazione specifica proposta dall'organizzazione dove hai svolto servizio civile (senza andare nei dettagli)?
È stata molto utile, su misura e continua. Al di là delle ore di formazione specifica, i momenti di apprendimento sono stati continui, sia da sola che con le colleghe.
- Sei stato/a soddisfatto/a della tua esperienza?
Tantissimo, come dico sempre "se si potessero fare due anni di fila li farei subito".
- Consiglieresti ad un altro/a giovane di fare questa esperienza? Perché?
Dipende da quali sono le aspettative della persona e dagli obiettivi. Ho avuto amiche che hanno scelto il servizio civile e sono state davvero felici sia della scelta dell'organizzazione che dell'esperienza, un'altra invece aveva la sensazione di non imparare molto e più volte ci ha detto "per fare una cosa che non mi piace a questo punto mi conviene farlo con un contratto in cui mi pagano di più". Quindi, direi che è abbastanza soggettivo. Parlando per me, come già detto, lo rifarei subito! e so che nonostante sia passato un anno, se ci fosse la possibilità di fare nuovamente lo SCUP imparerei altrettante cose. Se però l'idea della persona è quella di "sedersi e non essere proattiva nella costruzione del proprio percorso" allora secondo me non è la scelta adatta.