Provincia autonoma di Trento

Quando il servizio civile si fa in azienda

...una contraddizione in termini?...

Può il servizio civile essere realizzato in un’azienda?
Come può una realtà profit avvicinarsi e mescolarsi al mondo, tipicamente non profit, del servizio civile? Avvicinare le due parole, servizio civile e mondo aziendale, può sembrare una contraddizione in termini, ma è ciò che il panorama provinciale trentino sta tentando di sperimentare…testandone la fattibilità.

Rispondere a tali quesiti non è semplice né immediato. Ma attraverso la storia di Sara, la protagonista di questa storia di servizio civile, è forse possibile aprire un orizzonte di senso e di riflessione.
Impegnata nella realizzazione del progetto “RIDUZIONE, RIUSO, RICICLO. Un anno all’isola ecologica per promuovere fra i cittadini le buone pratiche per la sostenibilità ambientale” presso AMNU Spa, Sara (in foto) si occupa di due sostanziali ordini di attività: da una parte, ricoprendo funzioni di comunicazione e sportello informativo, supportando i cittadini nelle attività di conferimento dei rifiuti e, dall’altra, assumendo un ruolo operativo e di supporto ai principali centri di raccolta nelle pratiche di smaltimento e nella loro registrazione informatica.

“Sto imparando come è strutturata un’azienda, l’organizzazione interna, le tempistiche e le dinamiche…ma anche le frustrazioni e le pressioni che tutto ciò comporta” – ci racconta. È un percorso impegnato, quello di Sara, la quale sembra tuttavia vivere il servizio con la stessa contraddizione con cui questo articolo si è aperto: ovvero sperimentarsi a cavallo tra un’esperienza di rilevanza sociale, ma all’interno di un contesto aziendale. “In verità questo non è esattamente ciò che vorrò fare infuturo, sto attualmente studiando per diventare psicologa…quindi una cosa completamente diversa da quella in cui mi trovo a operare”.

Ma, nonostante queste polarità, Sara sta sperimentando su di sé le potenzialità di questo incontro: “Certamente mi sto per un attimo distogliendo dai miei studi orientati nello specifico alla cura della persona, per sperimentarmi in qualcosa di diverso, nella realizzazione di attività finalizzate alla produttività. Sicuramente l’approccio e il modello di lavoro in un’azienda mi piace e mi sta ispirando. Infatti sto valutando se fare il mio tirocinio universitario anche in un azienda…perché no!”.

Le dinamiche di lavoro, la mission e i destinatari dell’attività di privato e privato sociale sono differenti. Allora come può avvenire potenzialmente questo matching?
Un mix privato e privato sociale, se considerato nella realizzazione di progetti di servizio civile, è possibile nella misura in cui l’azienda è in grado di farsi socially responsible, se cioè riconosce la propria Social responsibility. In altri termini, se arriva alla consapevolezza del valore etico e l’impatto sociale che la propria attività economica ha nei confronti dei propri clienti e della collettività. Se questo è vero, allora il servizio civile in un’azienda, qualora opportunamente contestualizzato e strutturato, può trovare realizzazione, poiché il giovane attraverso il proprio servizio si fa garante e promotore di questi valori.

È come l’esperienza di Sara presso AMNU: lavorare sulla sensibilizzazione della comunità alla corretta gestione dei rifiuti, alla raccolta differenziata, alla sostenibilià ambientale assume un significato più “elevato”. Non più quindi esperienza ancorata a sole logiche produttive (seppur, anch'esse, fondamentali fonti di apprendimento ai fini dell'avvicinamento al mondo del lavoro), ma reale motore di diffusione di buone pratiche sui corretti comportamenti individuali e collettivi di coscienza civica, sociale e solidaristica.

A cura di S. Michelini