Provincia autonoma di Trento

Puoi iniziare ad entrare nell'ambito lavorativo con calma, senza aver paura di sbagliare

Gaia si è occupata di comunicazione al METS di San Michele all'Adige

Ho scelto il progetto “Social network e media nella comunicazione del Museo”, proposto dal METS – Museo etnografico trentino di San Michele perché proponevo praticamente ciò che avevo studiato per 3 anni all'università e quindi ho visto questo progetto come un’opportunità di mettere in pratica tutta la parte teorica che avevo studiato.

Volevo capire se mi piacesse o meno quello che avevo studiato all’università, di trovare persone che mi potessero aiutare a crescere sia lavorativamente sia come persona.

Eravamo due candidati per questo progetto, io ho svolto il colloquio online in cui mi hanno chiesto di raccontare un po’ di me, del mio percorso di studi e poi mi hanno fatto due domande teoriche riguardanti i comunicati stampa, argomento che avevo studiato all’università per cui non ho avuto difficoltà nel rispondere.

Il primo giorno di servizio civile mi hanno subito messo a fare formazione in modo che il giorno seguente potessi già iniziare a svolgere i primi compiti.

Tutti i dipendenti dell’organizzazione mi hanno accolta fin da subito con il sorriso, si vedeva che erano abituati ad avere giovani di servizio civile; infatti, la maggior parte di loro sono sempre stati disponibili in caso di dubbi o difficoltà.

I miei compiti principali erano predisporre la rassegna stampa, gestire i vari social network del Museo e il sito. A volte poi mi occupavo anche di fotografare varie mostre, eventi o percorsi didattici e aiutare a creare le varie locandine degli eventi.

Mi piaceva molto gestire i social network e fotografare gli eventi o i percorsi didattici.

La cosa che mi piaceva meno fare era ritagliare le locandine per gli eventi, perché era noioso e ci si perdeva un sacco di tempo.

Durante il progetto di servizio civile siamo sempre stati un gruppetto di 5/6 giovani per tutto l’anno. Mi sono trovata benissimo con tutti, siamo sempre andati d’accordo e ci siamo aiutati nei momenti di difficoltà. Fortunatamente siamo rimasti tutti in contatto e a volte ci troviamo ancora per raccontarci un po’ di novità.

Ho fatto la certificazione delle competenze, all’inizio mi ero un po’ pentita perché sembrava una cosa lunghissima e faticosa ma poi si è rivelata il contrario. Sono sicura che in futuro mi tornerà utile. 

La formazione generale del servizio civile l’ho sempre trovata utile sia perché si potevano approfondire argomenti di interesse ma anche scoprire cose nuove, sia perché potevo conoscere nuove persone di servizio civile e confrontarmi con loro.

La formazione specifica, invece, è stata molto veloce più che altro perché erano in difficoltà e quindi gli servivo subito all’opera. Poi in realtà ho imparato un po’ autonomamente tutti i compiti da fare durante tutto l'anno.

Non avrei pensato che a fine anno mi sarei sentita così soddisfatta e che mi sarebbe mancata la mia routine di servizio civile.

Consiglierei molto questa esperienza, per il semplice fatto che puoi iniziare ad entrare nell’ambito lavorativo con calma, capire come funziona questo mondo e il settore che hai scelto, senza aver paura di sbagliare. In più con le formazioni generali mensili puoi imparare nuove cose che ti possono essere utili nella tua vita quotidiana ma anche nella tua vita lavorativa. Infine, puoi conoscere persone con cui creare rapporti bellissimi sia all’interno del servizio civile sia fuori.