NOI SIAMO PRIVILEGIATI!
8 giovani e la loro passione per i libri!
NOI CI SENTIAMO PRIVILEGIATI!
Una frase risuonata forte e chiara durante la recente chiacchierata intrattenuta con i ragazzi in servizio civile della Biblioteca Comunale di Trento.
Ma, pensiamoci bene: il termine “privilegiato”, è un termine che potrebbe essere travisato.
Rimanda in genere all’idea di una persona “che gode di particolari favori, vantaggi, facilitazioni”. Eppure, questo significato, dai richiami talvolta negativi, non corrisponde (se non parzialmente) al reale senso di "privilegio" che Lorenzo, assieme a Elisa, Martina, Tania, Jessica, Alberto, Chiara e Susanna, hanno voluto trasmetterci, pensando alla propria esperienza di servizio civile.
8 nomi, 8 giovani.
Ognuno di loro impegnato nella realizzazione di differenti progettualità interne al sistema bibliotecario della città...e non solo: dalla digitalizzazione di edizioni antiche alla diffusione di strumenti digitali collaborativi Wikisource, alla lettura animata in scuole, biblioteche, centri giovani e case di riposo al supporto alla disabilità sul posto di lavoro.
Attività dunque variegate, ma unite da un fil rouge comune: l’interesse e la passione per i libri!
“Io non ho più posto sugli scaffali di casa: con il mercatino dei libri ad 1 euro che abbiamo fatto non so più dove metterli!” – ci dice Elisa. “Ho studiato beni culturali e volevo davvero inserirmi all’interno di questo mondo, comprenderne il funzionamento” – aggiunge Susanna.
Ma la passione non va trattenuta a sé, va "liberata" e trasmessa anche anche agli altri.
Prendiamo ad esempio Martina, Lorenzo e Tania, gli specialisti nella lettura animata: “Ci rendiamo conto che piace un sacco ai bambini, ma anche alle loro mamme, papà e i nonni presenti, o agli anziani, quando andiamo nelle case di riposo! ”. Martina, continua: “Devi scegliere con cura i libri da leggere loro…la storia deve prima piacere a te, devi sentirla, deve appassionarti. Questa è una cosa necessaria da fare per poter comunicarla al meglio ai suoi destinatari”!.
…Allora in che senso questi ragazzi sono dei privilegiati?
Lo chiariscono bene, soprattutto attraverso le parole di Lorenzo: “Io ho avuto modo di entrare in una realtà altrimenti non facilmente accessibile, immergermi in un contesto lavorativo, ma pur sempre in un’ottica formativa e di apprendimento...grazie all'apertura e disponibilità concessami, da mero esecutore sto pian piano iniziando ad essere autonomo nelle cose da fare”, e Alberto: “ho la fortuna di seguire quanto ho studiato, scoprendo nuovi software per la digitalizzazione dei libri, collaborando con esperti...mi rendo conto che ciò che svolgo è importante per rendere la biblioteca sempre più accessibile ai suoi fruitori".
Questo è un “privilegio” anche dal punto di vista del gruppo che si è creato.
Jessica infatti tiene a farci sapere: “Siamo poi un bel gruppo unito, andiamo d’accordo, siamo stati fortunati! Ci confrontiamo e ci scambiamo idee tra di noi e con i nostri OLP...non potevamo trovare contesto più bello!”.
A cura di S. Michelini