Provincia autonoma di Trento

Imparare a sbagliare

Ti rendi conto che tutto questo serve!

S.T.E.P.S. Strategie di Tutoring Esperienziale e Promozione del Successo scolastico” (giovani in foto), “ANIMASERA – Servizio di animazione serale, tutoraggio e accompagnamento per minori in difficoltà” e il “Quartiere Animato”: tre di questi progetti, di cui conosceremo i giovani in servizio civile coinvolti, prevedono, ognuno nella propria specificità, il lavoro per e con i minori attraverso attività di supporto scolastico e doposcuola, iniziative animative e culturali, oltre che di sviluppo di comunità.

Stare a contatto con i ragazzi - ci dicono i giovani in servizio – specie se si sta parlando di minori, è un’esperienza intensa, ma stimolante, poiché consente di compiere un lavoro di riflessione su se stessi: “Mi sto rendendo conto che solo avendo fiducia in se stessi è possibile trasmettere qualcosa ai ragazzi. Loro lo capiscono se non sei deciso e sicuro di te”. Un altro giovane, in questo senso, aggiunge: “Se dai il meglio i ragazzi lo colgono, anche a posteriori, percepiscono il tuo impegno…e, cavolo, ti rendi conto che tutto questo serve e che te lo riconoscono!”.

Sono giovani che, sperimentandosi entro il ruolo di educatore e di animatore sociale, lavorano (con mansioni/ruoli differenti in base ai tre progetti) per una più positiva crescita formativa e personale del minore, con tutti i limiti e le difficoltà che ciò comporta. Una giovane in servizio presso una struttura residenziale afferma, infatti, che: “Vivendo con i ragazzi, stando con loro anche durante la fascia oraria notturna, si impara a mettere loro dei paletti: bisogna fargli capire che ci sono dei limiti, alcune cose si possono fare e altre no…e questo non è semplice perché, essendo io loro vicina di età, non sempre ci considerano nel nostro ruolo: bisogna avere pazienza e lavorare perché ci diano fiducia”.

Ma c’è chi, nell’impresa quotidiana di gestione e supporto di minori, ricorda come sia molto semplice commettere degli errori. “Errare Humanum est”, si è soliti dire. Sbagliare è una parte inevitabile della vita e del lavoro, specialmente quando si ha che fare con l’imprevedibilità e l’ingenuità della (pre)adolescenza. Ma, gli errori custodiscono in sé anche un valore fortemente didattico ed educativo; ce lo racconta bene uno dei giovani in servizio: “Sto imparando ad accettare il fatto che si possono fare errori, che non si è perfetti…è dagli errori che si matura, anche professionalmente!”.

Fare lavoro educativo implica anche l'accettazione consapevole dei propri errori e delle proprie fragilità, affrontandoli e ponendovi rimedio: una bella lezione imparata dai nostri ragazzi in servizio civile!

A cura di S. Michelini

 

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