Il servizio civile serve per uscire dalla comfort zone e per sperimentare nuovi ambienti
Sara ha svolto il servizio civile presso il Centro di Madonna bianca di ANFFAS Trentino dall’1 luglio 2022 al 30 giugno 2023.
Ho fatto servizio civile in ANFFAS con il progetto “Abilità in natura e cittadino attivo”.
All’epoca scelsi questo progetto su consiglio di una mia amica che stava svolgendo il servizio civile nello stesso ente ed anche perché mi è piaciuto il progetto.
All’inizio non avevo delle aspettative molto positive, perché non mi sentivo sicura di me stessa: dopo che avevo concluso il quarto anno della scuola OSS, senza la qualifica, pensavo di essere adatta a stare in mezzo alla gente.
Dopo aver inviato la candidatura, ho preso parte ad uno degli incontri di in/formazione preliminare organizzati dall’Ufficio Servizio civile ottenendo utilissime dritte per sapere come comportarsi durante il colloquio.
L’arrivo dell’esito positivo mi ha reso felice perché ero stata ammessa al progetto, ma anche molto intimorita per il futuro. Cosa mi aspettava?
Dopo i due giorni di formazione generale iniziale, il nostro OLP ci ha fatto visitare i centri dove avremmo svolto il servizio durante tutto l’anno. Noi giovani in servizio civile siamo stati/e introdotti/e come figure che avrebbero dato sostegno all’organizzazione e al centro.
Sono stata accolta con molta positività e aspettative da alcuni e da altri con un po’ di freddezza e diffidenza.
Svolgevo attività di accompagnamento alla persona durante le passeggiate, socializzavo con gli utenti ed aiutavo durante i pasti a servire e aiutavo nei gruppi di animazione come per esempio quello di sartoria.
Sinceramente non ci sono state attività che non mi piacevano: facevo molto volentieri i lavori che mi assegnavano, al più potevo non essere d’accordo su alcuni aspetti.
Oltre a me c’erano altri 4 ragazzi del servizio civile con cui ho costruito un buon rapporto: ci sentiamo ancora anche dopo la fine del servizio civile.
Avevo pensato di fare la certificazione delle competenze per avere un documento da mettere nel curriculum, ma poi ci ho riflettuto ed ho deciso di non farlo.
La formazione generale mensile mi ha aiutato a crescere come persona; qualche modulo mi ha dato indicazioni utili per lo svolgimento del servizio civile; altre formazioni non mi hanno attratta perché non le ritenevo utili per lo svolgimento del servizio civile.
La formazione specifica proposta dall’organizzazione è stata coerente con il progetto e con l’ambiente di lavoro.
L’esperienza del servizio civile mi ha soddisfatta molto e ha favorito un cambiamento in meglio della mia persona e del mio carattere. Ho scoperto abilità che sottovalutavo o ignoravo, ho imparato molto dagli altri ragazzi che svolgevano servizio civile, ho appreso tanto dagli operatori e dalle operatrici del centro e dall’OLP.
Consiglierei a chiunque l’esperienza del servizio civile, per provare ad uscire dalla comfort zone e sperimentare nuovi ambienti che potrebbero diventare un futuro lavoro.