Ho scelto questo progetto per passione
Alessandra ha terminato il proprio progetto presso la biblioteca del Comune di Lavis - Terre d'Adige
In quale ente hai fatto servizio civile?
Ho svolto il servizio civile presso la biblioteca intercomunale di Lavis e Terre d'Adige.
Perché hai scelto quel progetto?
Per passione. Sin da bambina ho la passione per i libri e la lettura e quando ho deciso di fare servizio civile volevo fare qualcosa che mi piacesse e non potevo chiedere di meglio se non essere circondata da libri ecco perché ho svolto il mio anno di servizio civile in biblioteca. Le biblioteche mi piacciono molto e le vivo molto (non solo come luogo di studio per una studentessa come me) però agli occhi di quasi tutta la gente sono considerate come degli ambienti un po' ambigui così come per il ruolo di bibliotecaria; ci si ferma sempre all'immagine della bibliotecaria come un qualcuno che sta al bancone davanti al pc e aiuta gli utenti per i libri e che nel restante del suo tempo se ne sta a leggere e sfogliare libri... ho imparato che non è affatto così!
Quali erano le tue aspettative?
Più che aspettative avevo degli obiettivi ovvero quello di crescere personalmente e professionalmente e mi ritengo soddisfatta e fortunata di aver avuto un OLP e colleghe molto disponibili e che nel tempo hanno riposto in me fiducia nei compiti che svolgevo da sola.
Cosa hai fatto per sceglierlo?
Prima mi sono iscritta al servizio civile presso il comune di Trento e poi ho guardato sul sito del servizio civile e ho sfogliato i progetti.
Come sei stato selezionato/a?
Dopo aver fatto la domanda ho fatto il colloquio (e non ero da sola, c'erano altri due ragazzi) presso il comune di Lavis e lì mi hanno chiesto del mio percorso di studi e cosa mi ha portato a scegliere proprio quel progetto e lì ho risposto sfoggiando la mia passione per la lettura e libri.
Come sei stato introdotto/a? Come ti hanno accolto?
Mi hanno accolto molto bene. Il primo giorno ho conosciuto le bibliotecarie e l'OLP e subito si sono dimostrate gentili e disponibili nel caso in cui avessi avuto bisogno ed aiuto per le mansioni che dovevo fare e fintanto che imparavo mi affiancavano.
Quali erano i tuoi compiti? Cosa ti piaceva fare? Cosa non ti piaceva fare?
I miei compiti principali erano il servizio front-office stando al bancone e quindi essere disponibile per gli utenti sia in presenza sia telefonicamente sia telematicamente. Mi occupavo anche del riordino dei libri (ammetto che mi piaceva riordinare di più la sezione della narrativa degli adulti che quella dei bambini perché quest'ultima risultava quasi sempre caotica) e anche dei prestiti di libri tra le altre biblioteche. Ma oltre a questo mi sono occupata anche della gestione dei profili social della biblioteca che usiamo per la pubblicità degli eventi e pubblicare le nostre foto. Ed in tutto questo non c'è stato finora un compito che non mi sia piaciuto veramente.
Eri da solo/a? Se no, come ti trovi con gli/le altri giovani scup?
Nel mio progetto di servizio civile in biblioteca ero da sola però ero quasi sempre a contatto con altri giovani del servizio civile e di quello nazionale presenti lì a Lavis grazie all'ufficio delle Politiche Giovanili. Con loro ho collaborato molto e stretto anche amicizia.
Che ne pensi della formazione generale?
È stata molto utile e molto informativa. Posso ritenermi fortunata con le formazioni mensili da scegliere che ho fatto perché oltre ad averle scelte con criterio mi hanno sempre sorpreso e da quelle sono riuscita ad apprendere qualcosa per me stessa.
E di quella specifica?
Anche la formazione specifica è stata utile ed interessante.
Sei stato/a soddisfatto/a?
Sì e direi anche molto. Ho potuto crescere come persona (mi sento più sicura di me stessa e delle abilità che ho), ho appreso tante cose e soprattutto con questa esperienza di servizio civile ho avuto modo di cogliere tante opportunità; un esempio che può sembrare banale a tutti ma non per me – e che non smetterò mai di ripetere – è stata l'occasione di poter andare al salone del libro di Torino perché lì mi sono sentita realizzata sia come una appassionata sia come persona (perché lì ho avuto anche una possibilità in un mio ambito personale.
Consiglieresti ad un giovane di fare questa esperienza? Perché?
Sì, consiglierei ad altri ragazzi/e di fare il servizio civile soprattutto se sono in un periodo di stallo, di dubbi verso il futuro o sul percorso che stanno facendo perché grazie al servizio civile non solo diventi più attivo come cittadino ma aiuta anche personalmente. Non è come l'anno sabbatico che ogni tanto i ragazzi vogliono prendersi prima dell'università, un anno nel quale non tutti sanno cosa fare e quindi che finisce di essere speso "inutilmente". Con il servizio civile invece ti metti in gioco, capisci un po' l'ambiente lavorativo e magari ti fa scoprire cose di te che magari prima non te ne eri accorto. A me è stato molto utile, perché ero in un momento di difficoltà con gli studi universitari ed ero finita in un blocco ma ora sono pronta per ripartire e direi anche più fiduciosa.